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Berlusconi è già con la testa alle urne, ecco le strategie del Cav

Written By Unknown on Wednesday, March 27, 2013 | 10:11 AM

Mercoledì 27 marzo 2013
“Se andiamo a votare siamo primi, col centrodestra oltre il 30. Monti non entra in Parlamento e i nostri che hanno votato Grillo tornano a casa”. Chi ha parlato con Silvio Berlusconi racconta che il Cavaliere ha già la testa nelle urne. Gasato, quasi adrenalinico, chiuso nel suo studio ad Arcore sta seguendo con indifferente distacco la grande trattativa che la sua nomenklatura sta portando avanti col Pd in queste ore. Unica regola di ingaggio: “Voglio vedere nero su bianco il nome per il Quirinale, altrimenti puntiamo dritti al voto”.
Beppe Grillo: "Pier Luigi Bersani tra padri puttanieri che ci prendono per culo"
Le minacce di Moody's, l'asta dei Btp, lo spread che sale, lo spettro dei prelievi forzosi di Cipro. Gli avvertimenti a Roma senza governo
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Blog
Lucia Annunziata: Se non c'è maggioranza seria, al voto subito. Di elezioni-non-fatte è morta la Seconda repubblica
Si deve riformulare oggi l'idea di responsabilità. Essere responsabili oggi significa rifiutare l'ennesimo governo debole, l'ennesimo prodotto di alchimie parlamentari e politiche. Per quanto pericoloso, e incerto, sia un nuovo voto, sarebbe almeno da parte della classe dirigente una presa d'atto della profondità della crisi, nonché un atto di fiducia nei cittadini.
Ritanna Armeni: Crocetta caccia Battiato: una pezza peggiore del buco
Posso capire e capisco l'intenzione di Crocetta: fare un'azione esemplare, dimostrare immediatamente e plasticamente che una giunta di sinistra che, peraltro, è formata per metà di donne, non può accettare quel linguaggio e quel pensiero. Ma non sono d'accordo con la soluzione trovata. Ne avrei preferito un'altra.
Nicola Mirenzi: Che Povera Patria quella che se la prende con Battiato
In quello straordinario pezzo Battiato dice le stesse cose che oggi hanno scatenato l'ira di Dio, solo che allora si prese solo applausi, oggi sono tutti pronti a fischiare. Non si capisce allora perché agitarsi tanto adesso. Perché tanto accanimento?
Anna Kanakis: Il breakfast con Bersani e i due alieni
E dire che non mancava nulla a ben guardare: La sala del confronto: solida e rappresentativa. Un signore non piu' giovanissimo (mi perdonerà ), ma preparato e perbene, che ha avuto il coraggio di raccogliere il guanto di sfida al " cambiamento" pronto a trovare un punto di convergenza per " fare" un Governo e consentire al Paese di uscire dalle secche, seduto in una poltroncina primo 900.
Gregorio Paolini: La democrazia dello streaming ci avrebbe portato alla guerra atomica
Immortalati dalla freddezza dell'inquadratura fissa della webcam, con l'umiliazione della scolaresca seduta in seconda e terza fila a seguire la sessione d'esame (o forse la trattativa tra sordi) i protagonisti hanno l'efficacia drammaturgica di un episodio di Black Mirror: rappresentano perfettamente l'incomunicabilità tra mondi nell'epoca della comunicazione.

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